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Musk saluta Trump (ma non troppo): "Non è la fine del Doge ma l'inizio, continuerò ad aiutare Trump"

Musk saluta Trump (ma non troppo): "Non è la fine del Doge ma l'inizio, continuerò ad aiutare Trump"

Elon è uno dei più grandi imprenditori al mondo” ha detto Donald Trump nello Studio Ovale per il saluto al patron di X, SpaceX e Tesla, dopo il suo incarico presso l’amministrazione statunitense. “Elon è fantastico! Sarà sempre con noi e ci aiuterà ogni giorno” ha dichiarato The Donald salutando l'uomo più ricco del mondo che dopo 135 giorni lascia l'incarico speciale nel suo governo.

Il presidente americano ha elogiato il miliardario per il suo lavoro al Dipartimento per l'efficienza governativa, il Doge. “Ci vorranno anni per ricostruire il sistema ma abbiamo iniziato” ha aggiunto il tycoon, che ha anche precisato come Musk abbia portato un “cambiamento colossale” nella “vecchia gestione” degli affari governativi a Washington. “Il Doge ha installato persone geniali con una mentalità ingegneristica e un talento incredibile in informatica” ha assicurato il capo della Casa Bianca.

Il presidente ha poi elencato tutti i risparmi alla spesa federale raggiunti grazie all'azione del Doge guidato da Musk, che mercoledì ha annunciato la fine della sua esperienza nell'Amministrazione (il leggero anticipo sui sei mesi previsti). “I tagli federali diventeranno permanenti”, ha precisato il Commander in Chief.

“Elon farà avanti e indietro, il Doge è la sua creatura” ha detto ancora il tycoon, consegnando al miliardario “la chiave della Casa Bianca” che nel 2020 donò anche a Benyamin Netanyahu.

Dal canto suo, Elon Musk, nella sua divisa d'ordinanza - con cappellino nero, questa volta senza la scritta ‘Make America Great Again’ ma con quella ‘The Dogefather’ (da ‘The Godfather’, ‘Il padrino’) sulla maglietta sempre nera - ha assicurato che la sua uscita non è “la fine” del Dipartimento e che lui resterà “consigliere ed amico” di Trump. Il magnate del tech ha detto di essere disposto a continuare a dare consigli al presidente Trump “ogni volta lo vorrà”, anche se lascia la guida del Dipartimento. “Lo spero” ha chiosato Trump, seduto alla scrivania.

L'unico momento di tensione è stato quando un reporter ha chiesto a Musk di commentare l'articolo del New York Times sul suo uso di droghe. Visibilmente irritato, non solo non ha risposto ma ha anche accusato il prestigioso quotidiano di “scrivere bufale, come quella del Russiagate”.

Rai News 24

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